Investire in monete d’oro: 5 errori da non fare
Chi si affaccia al mondo degli investimenti per la prima volta può scegliere come bene materiale su cui puntare le monete d’oro. A differenza di criptovalute o titoli azionari, le monete auree sono oggetti tangibili, di cui abbiamo titolarità diretta. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che le monete d’oro le possiamo conservare anche in casa, dentro una cassaforte o in qualsiasi altro posto segreto e sicuro, senza doverci affidare a password o intermediari. Non c’è alcuna delega per il possesso delle monete d’oro, a meno di optare per il deposito delle monete stesse in banca o presso un istituto di credito. Questo aspetto è di enorme importanza per comprendere il significativo apprezzamento nei confronti delle monete d’oro come forma di investimento. Insieme ai lingotti e lingottini, sia d’oro che d’argento, le monete rientrano non a caso fra le proposte di investimento più diffuse in assoluto.
Ciò non significa tuttavia che investire in monete d’oro sia un’operazione esente da qualsiasi rischio. Ci sono diversi errori e altrettante insidie da tenere presente quando si acquistano monete d’oro o d’argento. Vale chiaramente anche per altri investimenti, perché è bene ricordare che ogni forma di investimento porta con sé delle incognite. Quali sono quindi gli errori tipici commessi da chi si approccia all’investimento in monete d’oro? In questa breve guida, vediamo insieme 5 errori che possono minare e compromettere il percorso di investimento, cercando di capire come evitarli grazie a semplici accorgimenti. Iniziamo!
1) AFFIDARSI A COMPRO ORO PRIVI DEI REQUISITI DI LEGGE
Il primo e più grave errore che riguarda gli investimenti in monete d’oro e lingotti d’oro è un errore dettato dalla fiducia. Non tutti lo sanno, ma per vendere monete d’oro occorre avere determinate qualifiche, sia burocratiche sia legali sia fiscali (ad esempio la Partita IVA). Ovvio: nulla vieta a un privato di vendere le proprie monete d’oro su Subito, o su qualsiasi marketplace, il problema sorge quando bisogna stabilire il valore e l’autenticità delle monete, un punto cruciale per avere le giuste garanzie (vedi anche il punto 3 di questo articolo). Mai fidarsi a scatola chiusa: per la vendita di monete d’oro, rivolgiti sempre a Compro Oro con regolare partita IVA, numero REA, numero UT Banca d’Italia e codice OPO (Operatore Professionale Oro).
2) COMPRARE LE MONETE D’ORO E RIVENDERLE SUBITO
Un altro errore grossolano è quello di comprare le monete d’oro pensando alla rivendita e al guadagno immediato, quasi fosse un’azione speculativa. I profitti di brevissimo termine, al contrario, si possono realizzare in casi molto rari e anche molto rischiosi, e le monete d’oro non fanno certo parte di questa casistica. Per l’oro in generale, parliamo di un bene rifugio sul quale ha senso investire in ottica di medio-lungo periodo, seguendo il trend dei rialzi e scegliendo il momento più opportuno per trarre il massimo profitto.
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3) NON CONSERVARE LA RICEVUTA/FATTURA DI ACQUISTO
Al terzo posto nella lista di errori da parte di chi investe in monete d’oro c’è la mancata conservazione di una ricevuta o fattura di acquisto. Attenzione, perché questa ricevuta risulta decisiva per dimostrare in maniera inequivocabile il valore delle monete al momento dell’acquisto, scongiurando possibili deprezzamenti da parte del futuro compratore (sia esso un privato o un Compro Oro). Il principio è simile a quello dello scontrino per un prodotto usato: esibire uno scontrino significa dimostrare che quel prodotto è stato comprato in maniera legale, nel tale anno, dal tale venditore, per la tale cifra. In caso di plusvalenza, inoltre, la ricevuta o fattura di acquisto è l’unico strumento che abbiamo per ridurre la tassazione: senza ricevuta, si calcolerà una tassazione del 26% sul valore totale della vendita. Con la ricevuta, il 26% andrà calcolato sulla sola plusvalenza. E qui passiamo al prossimo punto e al prossimo potenziale errore.
4) IGNORARE IL (NUOVO) MECCANISMO DI TASSAZIONE
Dal 1° gennaio di quest’anno (2024), in seguito all’approvazione della nuova finanziaria, il governo ha deciso di cambiare i criteri di tassazione inerenti alla vendita di monete d’oro. Se prima veniva calcolato il 26% su ¼ del totale incassato, dal 01/01/2024, la tassazione del 26% viene effettuata sull’incasso totale, questo per quanto concerne le vendite di oro prive di ricevuta o fattura originale. Per le vendite di oro con ricevuta/fattura originale, si pagherà invece il 26% soltanto sulla plusvalenza maturata. Ecco perché è fondamentale comprare da Compro Oro e Banco Metalli autorizzati: a differenza di un privato, questi ultimi possono rilasciare tutta la documentazione del caso, a beneficio di un futuro guadagno maggiore derivante dalla tassazione più contenuta.
5) NON DIVERSIFICARE FRA MONETE D’ORO E LINGOTTI D’ORO
Chi investe in oro scegliendo di puntare tutto su una specifica moneta corre un rischio maggiore di chi invece diversifica fra diverse monete e fra diverse tipologie di lingotti e lingottini d’oro. È la regola base di ogni buon investitore: formulare un piano di investimento consono a ciò che desidera ottenere come grado di rischio e come ritorno economico, un vero progetto sostenibile e di lungo termine, che noi di Nadiaoro possiamo studiare a titolo gratuito e senza impegno. Il nostro obiettivo? Dare al cliente gli strumenti e le conoscenze di cui necessita per comprendere la meccanica dell’oro e procedere nel suo piano di investimento! Lasciati guidare dai nostri esperti per una consulenza gratuita in materia di investimenti in oro.
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